4 novembre 2011

Clichès inchiostrati e bigodini

La prima  volta  che misi piede a Senigallia il mio compagno mi portò a visitare una tipografia.
Era una piccolissima tipografia dietro al comune, piena di ogni cosa , perfino collane.
Una collana mi venne regalata , la persona che me la diede, aveva una nuvola di capelli bianchi , un sigaro in bocca e delle mani piene di inchiostro, rimasi senza parole quando riconobbi che il tipografo in bianco e nero era Mario Giacomelli.

 Iniziò a lavorare in questa tipografia da bambino perchè perse il padre prematuramente ma scelse lui di lavorarci  perchè  affascinato dai caratteri tipografici.
La leggenda narra che la macchina fotografica la fece lui smontando un'altra macchina , togliendole tutte le cose inutili e progettandola in modo che non passasse la luce e che  mantenesse la distanza.
Non cambiò mai apparecchio, era talmente ridotta male che la teneva assieme con un giro di nastro adesivo, una inseparabile amica con cui creò dei capolavori pieni di poesia.

Questa è la serie  io non ho mani che mi accarezzano il volto scattate da Giacomelli 
da un edificio posto  di fronte al seminario.



             Il Moma  di New York acquistò alcune immagini dalla serie "Scanno"
Se volete vedere tutte le sue opere vi consiglio il sito ufficiale http://www.mariogiacomelli.it/  



                                                          Foto di paolo mengucci


Era una tipografia anomala perchè sempre piena di persone un ritrovo,dove gli amici si fermavano a scambiare due chiacchere con il maestro , con qualsiasi tipo di clima, erano costretti a parlare  in strada perchè talmente piccola che più di due persone non  riuscivano a starci.
Poi quando era il momento si apprestava a chiudere  la saracinesca e con i suoi amici continuava a parlare seduto in qualche bar del centro storico.
Adesso in quella via c'è odore di lacca e rumore di phon, al posto della tipografia è stata aperta una parrucchiera per signora.
Quelle pareti ascolteranno altri discorsi: di colori per i capelli, di tagli e di smalto per unghie.
Quella collana una collana semplice in perle di legno, l'ho ancora e tutte le volte che la metto penso al maestro che me la prese dalla vetrina con le mani nere d'inchiostro.

(Mario Giacomelli 1° agosto 1925 - Senigallia - 25 novembre 2000)

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